Videosorveglianza in azienda, tra privacy e diritti del lavoratore

Fonte: Altalex

Negli ultimi anni si è registrato un crescendo di installazioni di sistemi di videosorveglianza per rispondere ad un’impennata della domanda di sicurezza, tanto nei luoghi di lavoro quanto nelle case.

Ora, seppure a primo impatto si possa propendere verso considerazioni favorevoli in virtù dell’importanza da riconoscere a sicurezza e legalità, occorre anche tenere conto delle recenti evoluzioni, ed in modo particolare del fatto che le nuove tecnologiepossono, potenzialmente, porre in essere un incisivo controllo a distanza sull’attività lavorativa, ma anche sulla vita privata del lavoratore, divenendo, in certi casi, strumenti invasivi che vanno a comprimere laprivacy del soggetto filmato. Quando si parla di videosorveglianza sul posto di lavoro, infatti, si fa riferimento a due pilastri essenziali: la privacy e i diritti dei lavoratori, e quindi alle rispettive normative. In effetti, se da un lato la materia della videosorveglianza ha un impatto immediato sulla privacy tale da domandare l’invocazione del GDPR e dei suoi principi, dall’altro lato occorre invece però fare riferimento anche allo Statuto dei lavoratori.

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